Andiamo a fare polpette di qualità.
Gianluca Abbadessa, 37 anni, ha messo in pratica con ironia un modo di dire catanese: far polpette!
<<Da noi significa fare il gradasso. E io ho voluto prendere in giro chi si prende troppo sul serio. Ho voluto provare che si può fare un’attività di ristorazione proponendo piatti semplici, come le polpette, ma con ingredienti di prima qualità>>.
L’idea nasce da Gianluca, commerciante in modernariato, e Igor, coetaneo e amico.
Siamo nel centro storico di Catania, via Santa Filomena, una strada pedonale, dove si trovano altri cinque ristoranti, 80 posti a sedere, 200 metri quadrati, più cucina, con 45 posti all’esterno: il clima siciliano lo consente.
<< Dall’idea dell’apertura, nel 2010, è passato un mese: il tempo per ristrutturare il locale, che in parte abbiamo acquistato>> racconta Gianluca.
Il menu propone 45 tipi di polpette particolari come quelle alla parmigiana (con melanzane), di manzo, Philadelphia e pistacchio di Bronte, spada con gli aromi, arrostite con foglie di limone.
Le proposte cambiano con la stagione, anche se alcune polpette strong e invernali, come quelle al maialino nero dei Nebrodi, ci sono tutto l’anno.
<< Non volevamo un fast-food, ma un ristorante vero, dove sedersi e passare una bella serata. Abbiamo investito circa 150mila euro, coinvolgendo anche Vincenzo Columba, socio di minoranza, e assumendo 11 persone, tra full e part time. Il costo del lavoro è circa 18mila euro l’anno. Altra voce critica e il costo delle materie prime: il meglio si paga.
Siamo un po’ più cari dei locali del posto, ma la clientela apprezza. Nel 2011 ci siamo ingranditi. Il fatturato è stato di 350mila euro, ma nei primi mesi di quest’anno l’abbiamo già superato. Abbiamo avuto richieste per duplicare il nostro format a New York e Barcellona. Ma per ora mi sembra più fattibile nelle grandi città italiane: Milano, Napoli, Roma >>.